Succede a tutti di essere sotto pressione, di sentirsi stanchi, stressati e non sapere come riportare la calma, la pace e la gioia nella nostra vita.
La pratica che ci insegna il maestro zen Thich Nhat Hanh, partendo dalla consapevolezza del respiro, ci porta a realizzare l’unione di mente e corpo e ci permette di approdare alla nostra isola interiore; quel rifugio sicuro in cui sostare per ritrovare il sorriso e l’energia per una vita quotidiana da vivere in pienezza; da soli, in famiglia, sul lavoro, dovunque ci troviamo.
Incontrarsi una volta alla settimana per meditare insieme e condividere le nostre difficoltà e i nostri successi rende la pratica personale di ciascuno più stabile e ed efficace.
Quelle che seguono sono alcune delle principali pratiche in cui ci alleniamo
di Helga Riedl Sediamo con la schiena dritta ma non rigida, in modo da sentirci a nostro agio. La posizione deve essere eretta, equilibrata e non faticosa. Se siamo seduti sul cuscino da meditazione, l’appoggio deve essere ben distribuito su quattro punti: le ginocchia e gli ischi. Se siamo su…
[nei momenti difficili] di Thich Nhat Hanh Inspirando, sono consapevole che sto inspirando. Espirando, sono consapevole che sto espirando. [parole-chiave:] Inspiro Espiro Inspirando, sono in contatto con l’energia della presenza mentale in ogni cellula del mio corpo. Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della presenza mentale che è in me. Presenza…
Consapevolezza, o presenza mentale, significa essere vigili e in contatto con ciò che c’è nel momento presente: è la pratica continuativa di entrare in contatto profondo con la vita, in ogni istante. Per praticare la presenza mentale non occorre andare in un luogo apposito, la possiamo praticare in camera nostra…
Così ne parla Thây: “La meditazione seduta è un modo per “tornare a casa” prestando piena attenzione e cura a se stessi. Sedendo e respirando in consapevolezza generiamo la nostra presenza autentica nel qui e ora e la offriamo alla comunità e al mondo. È questo lo scopo di sedersi…
